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Gli animali per guarire mente e corpo: i benefici della Pet Therapy

Donna con gatto

La Pet Therapy permette di guarire sia il corpo che la mente, grazie al potere curativo che hanno gli animali: tutti i benefici.

Sempre più diffusa in ospedali, scuole e centri riabilitativi, la Pet Therapy rappresenta uno strumento molto valido per incentivare e sostenere il benessere psicofisico. In tal senso, possiamo citare uno studio condotto dalla specialista di bioacustica, Elizabeth von Muggenthaler, su un gruppo di felini. Cosa è emerso nel dettaglio.

Pet Therapy per curare corpo e mente con il potere curativo degli animali

La relazione tra esseri umani e animali è molto antica, tanto quanto la civiltà. Un rapporto che, nei fatti, può avere tanti benefici sul benessere della persona. È in questo contesto che si inserisce la Pet Therapy, pratica sempre più adottata in ambito medico, educativo e psicologico.

Non si tratta – però – di semplice compagnia: la presenza di un animale – infatti – può ridurre lo stress, abbassare la pressione sanguigna, rallentare il battito cardiaco ed alleviare stati di ansia e di depressione.

Cucciolo che abbraccia bambina
Cucciolo che abbraccia bambina

Inoltre, gli animali possono essere molto utili per rendere migliore la vita di bambini con disturbi dello spettro autistico, anziani affetti da Alzheimer e pazienti in riabilitazione fisica.

Tra le varie tipologie di terapie che coinvolgono gli animali, c’è quella equestre, utilizzata, in particolare, con persone affette da disabilità motorie, cognitive e relazionali, che punta a sviluppare un rapporto con il cavallo, mediante il movimento ritmico dell’animale.

L’ippoterapia – infatti – migliora l’equilibrio, la postura e il tono muscolare, agendo, al contempo, anche a livello emotivo, stimolando la fiducia, l’empatia e la comunicazione non verbale.

Le vibrazioni che curano: lo studio di Elizabeth von Muggenthaler

Elizabeth von Muggenthaler, specialista in bioacustica statunitense, ha condotto studi sulle frequenze sonore emesse dagli animali, in particolare sui felini, tenendo in considerazione un campione composto da 45 gatti.

La studiosa, nello specifico, ha scoperto che le fusa dei gatti – comprese tra i 25 e i 150 Hz – coincidono con le frequenze utilizzate in medicina utili a favorire la rigenerazione di tessuti, la crescita ossea e la riduzione del dolore.

Le stesse, inoltre, ridurrebbero la pressione sanguigna, svolgendo, al contempo, un’azione preventiva per malattie cardiovascolari ed infarti, provocando, alla fine, uno stato di benessere.

Secondo von Muggenthaler, non si tratta di una coincidenza evolutiva: gli animali potrebbero, infatti, aver sviluppato tali frequenze come meccanismo di auto-guarigione, applicabile, di conseguenza, anche agli esseri umani, grazie all’interazione fisica e sensoriale.

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ultimo aggiornamento: 5 Maggio 2025 15:04

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